Turismo gastronomico in Piemonte
Visitare posti nuovi, fare una vacanza, scoprire luoghi e territori è turismo. Ma il turismo non è soltanto un viaggio alla scoperta di architetture, strade, paesaggi. Il turismo è una penetrazione nella cultura locale, una cultura diversa dalla propria, che si abbraccia, s’impara e si gusta anche. Sì perché quando si visita un posto nuovo ci si fermerà inevitabilmente anche in un locale tipico per ristorarsi e assaggiare le specialità del posto. Il turismo gastronomico ci aiuta a scoprire piatti da gustare che hanno una storia legata alle tradizioni dei luoghi. In questo articolo ci occuperemo in particolare del turismo gastronomico in Piemonte, una splendida Regione del Nord Italia che offre un’esperienza di storia antica mista a luoghi pieni di natura e castelli, borghi antichi e anche piatti invitanti sulla tavola. Una vacanza in Piemonte permette di scoprire posti nuovi, di fare passeggiate ed escursioni nella natura, di visitare dimore antiche reali e di assaggiare piatti tipici preparati come da tradizione. Scopriamo insieme quali sono le più famose tra queste portate.
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La bagna cauda
La bagna cauda è forse il piatto più tipico e famoso della cucina piemontese. Si tratta di una salsa preparata con latte, acciughe, aglio e olio extravergine di oliva, in cui si intingono le più varie verdure cotte o crude come sedano, patate, peperoni. Una particolarità della bagna cauda è il suo essere servita in contenitori tipici, i cosiddetti dian, simili nell’aspetto a dei vasi di terracotta con un’entrata nella parte inferiore, incavo in cui si inserisce un lumino a candela che mantiene la salsa calda.
Il gran bollito misto alla piemontese
Un altra specialità tipica del Piemonte è il gran bollito misto alla piemontese. Questo piatto viene chiamato anche bollito storico risorgimentale perché era molto apprezzato dal Re Vittorio Emanuele II. Il gran bollito misto alla piemontese è un piatto elaborato e ricco. 7 tagli di carne di manzo vengono cotti in una grande pentola con 7 ammennicoli, un richiamo e 4 contorni di verdure come patate lesse, funghi trifolati, cipolle in agrodolce e spinaci al burro. Il tutto è accompagnato da brodo bollente e da vino rosso caratteristico come il Barbera o il Dolcetto.
Il bonet
Il turismo gastronomico in Piemonte non può non portarci, nel nostro pellegrinaggio, a non assaggiare anche un dolce tipico della Regione, il bonet. Spesso pronunciato anche bunet, si tratta di un budino preparato con zucchero, uova, latte, cacao, rum e amaretti. Una curiosità avvolge il nome di questo dolce. In piemontese il bonet è il cappello, la cui forma ricorda quella dello stampo in cui viene cotto il dolce. Ma il cappello sta anche a ricordare una persona che, finito il pranzo, si alza dalla tavola e va via. E la portata che chiude il pranzo è proprio il dolce, bonet, cappello.
Agnolot e Tajarin
Ci sono poi due primi di pasta particolarmente gustosi e rinomati in tutto il Piemonte: gli agnolòt dël plin e i tajarin. Gli agnolot sono un tipo di pasta ripiena caratteristica della zona delle Langhe e del Monferrato. Il plin è in piemontese il pizzicotto con le dita che si usa per chiudere gli agnolotti, rettangoli di pasta ripiena di carne. I tajarin sono un tipo di pasta all’uovo conditi con burro e tartufo bianco di Alba, un ingrediente rinomatissimo che rende questo piatto una rara prelibatezza imperdibile per il palato di un turista che si reca in Piemonte in un ristorante di cucina tipica.