Da non perdere: le residenze sabaude, tesori barocchi del Piemonte
4 Maggio 2021

Da non perdere: le residenze sabaude, tesori barocchi del Piemonte

By Silvia

A chi capita di poter visitare il centro di Torino, non può sfuggire la bellezza delle architetture che ancora oggi ne caratterizzano le vie. La città fu dapprima capitale del regno di Savoia, a partire dalla seconda metà del ‘500, per poi diventare capitale d’Italia dopo l’unificazione. Torino era il centro di una rete di regge e palazzi piemontesi che ospitavano non solo i Savoia, ma anche la corte al seguito. Ciò nonostante, si possono visitare residenze sabaude in tutto il Piemonte. Ecco alcune di quelle che non potete perdervi.

Castelli e palazzi nel centro di Torino

Partiamo da uno dei cuori della città, ovvero piazza Castello, che ospita tre magnifiche residenze. Si inizia con Palazzo Madama, collocato al centro della piazza e caratterizzato da una facciata con maestoso scalone interno, di gusto barocco e opera dell’architetto Juvarra. In realtà questo edificio è presente a Torino fin da quando era un insediamento militare romano, come dimostrano le fondamenta, ancora visibili. Nei secoli sono state aggiunte le torri medievali e, con la nascita del Regno d’Italia, proclamata proprio all’interno delle sue mura, il re Carlo Alberto vi insediò il Senato. Oggi è sede del Museo Civico d’Arte Antica.

Lì accanto troviamo i Musei Reali, che si affacciano sui Giardini Reali, recentemente restaurati e riaperti al pubblico. Il complesso comprende anche la Biblioteca e l’Armeria Reale, oltre alla Galleria Sabauda e al Museo Archeologico. Anche Palazzo Chiablese e la Cappella della Sindone completano il progetto, in cui è centrale la storia della città, dal primo insediamento romano fino all’Unità d’Italia. Occorre inoltrarsi in una via laterale per sbucare in piazza Carignano, dove la facciata di Palazzo Carignano la fa da padrone. Fu disegnata da Guarino Guarini, che si ispirò ai disegni del Bernini per il Louvre. Grazie al suo andamento curvilineo, è considerata una delle costruzioni più originali dell’arte barocca. Oggi ospita il Museo Nazionale del Risorgimento.

Passeggiando lungo le rive del fiume Po, che attraversa la città, potreste imbattervi nel Castello del Valentino, oggi sede della facoltà di Architettura. Per un periodo fu utilizzato come palazzo di rappresentanza, impiego per il quale venne ampliato secondo il gusto francese, che prevedeva ricchi decori. Lì accanto si trova l’Orto botanico dell’università. Occorre invece spingersi sulla collina torinese, per poter visitare la Villa della Regina, anch’essa riaperta da pochi anni dopo un intervento di restauro. Si tratta di una residenza estremamente scenografica, caratterizzata da giardini all’italiana e giochi d’acqua.

Residenze sabaude alle porte di Torino

Rimanendo nel circondario di Torino, si può vedere il Castello di Moncalieri, convertito da fortezza medioevale a luogo ideale per i soggiorni della famiglia sabauda. Poco lontano si erge la Palazzina di Caccia di Stupinigi, anch’essa progettata da Juvarra e dedicata non solo all’arte venatoria, ma anche alle sontuose feste di corte. Interessantissima la visita al Castello di Rivoli, proprietà dei Savoia fin dalla metà del ‘200. Il restauro del Juvarra nel ‘700, incompleto, e quello degli anni ’80 del secolo scorso hanno progressivamente trasformato quello che oggi è un museo di arte contemporanea davvero suggestivo.

Dirigendosi a Venaria, invece, si possono visitare altri due palazzi. In primis la Reggia di Venaria, un complesso formato dai giardini e dalla palazzina di caccia. Oggi è sede di importanti esposizioni artistiche ed eventi culturali, compresi concerti e spettacoli all’aperto. Poco distante sorge il Castello della Mandria, luogo prediletto da Vittorio Emanuele II, che lo trasformò nella sua residenza. Qui potè coltivare non solo la sua passione per la caccia, ma anche quella per Rosa Vercellana, meglio conosciuta come la bella Rosin.