3 Maggio 2022

Musei moderni: le tecnologie che ci sono (ma che non vediamo)

By admin

Prado, Ermitage, Louvre, British, Uffizi: cosa ci viene in mente solo nel leggere questi nomi? Sicuramente la maggior parte di noi riconosce in questi nomi posti pieni di patrimoni artistico-culturali dall'immenso fascino, appartenenti alla storia mondiale e capaci di non tramontare mai.

Ma alle parole "storia" o "cultura" si possono accostare le parole "innovazione" e "tecnologia"? L'era del progresso tecnologico sempre più in espansione che stiamo vivendo ha saputo rispondere positivamente a tale quesito, dotando sempre più musei delle nuovissime tecnologie innovative.

A cosa sono finalizzate e quali sono alcune di esse che vengono largamente adoperate nei più importanti musei al mondo?

Cerchiamo di rispondere ad ognuno di questi quesiti.

Innovazione + arte: perchè è un connubbio geniale?

La volontà di innovazione dei musei trova la sua traduzione nella realtà attraverso l'impiego di dispositivi altamente tecnologici per fruire dell'arte.

Perchè vengono utilizzati?

Da sempre, il museo viene visto come un edificio di aggregazione culturale dove poter osservare opere d'arte di immenso valore e, contemporaneamente, discuterne, cercando di coglierne ogni sfaccettatura.

Tutto questo viene definito con l'espressione di "customer experience", ovvero il complesso di modalità con le quali il cliente fruisce dei contenuti del museo.

Lo sviluppo tecnologico in questo campo sta rendendo la customer experience sempre più immersiva, sensoriale, aumentata e personalizzabile, arrivando a modificare il modo di percepire il significato di un'opera o riscrivendone il valore concreto.

Questo lo si sta ottenendo perché si sta puntando intelligentemente sui sensi del visitatore, marcando sempre di più l'esperienza e portandola alla versione 2.0.

Tuttavia, la scelta dei dispositivi per l'introduzione della tecnologia in luoghi di cultura, come i musei, dev'essere oculata, attenta e ben ponderata: il visitatore, infatti, dev'essere indirizzato verso un amplificazione della sua esperienza e non verso un sovraccarico di essa che potrebbe allontanarlo dalla realtà.

In sostanza, l'uso di realtà aumentata, per esempio, dovrebbe essere funzionale per il visitatore, in grado di espandere sensorialmente la sua esperienza, ma non distogliendolo troppo o rappresentando un intralcio che potrebbe stancarlo o infastidirlo.
In che modo i musei si stanno attrezzando in tal senso?

Come la cultura incontra la tecnologia: gli strumenti smart utilizzati

Mettiamoci per un momento nei panni di un visitatore di musei che entra oggi in un moderno museo dopo esserci stato l'ultima volta 30 anni fa: cosa troverà e quale sarà l'impatto con la dirompente tecnologia e con la domotica?

Innanzitutto, noterà inevitabilmente come la fruizione dell'arte all'interno del museo sia radicalmente cambiata: adesso alcune tecnologie digitali sono in grado di far esplorare maggiormente i capolavori presenti attraverso il semplice uso di uno smartphone che si rende utile nel ripercorrere la storia dell'opera, dell'artista e dell'esposizione nei musei del mondo.

A questo proposito, l'uso di touch-screen, app intelligenti o viaggi multimediali nelle correnti artistiche è sempre più frequente e di moda nelle gallerie d'arte, uso amplificato anche dalla possibilità messa a disposizione del pubblico di inquadrare il codice QR di un'opera con la fotocamera del proprio dispositivo per conoscere nel dettaglio vita, morte e miracoli di essa e dell'artista.

L'apice della moderna tecnologia usata nei musei è probabilmente raggiunta dall'impiego di moderni dispositivi a realtà aumentata o virtuale: basta indossare un visore per poter osservare ricostruzioni in 3D, rappresentazioni grafiche che raccontano come appariva l'opera prima di un eventuale restauro o, ancor più interessante, ciò che vedeva l'artista mentre la componeva.

Altri elementi tecnologici impiegati nella fruizione museale sono gli strumenti per la visita da remoto, impiegati attraverso la digitalizzazione delle collezioni d'arte e l'apertura di portali web, gallerie virtuali e tour multimediali accessibili a tutti anche stando a chilometri e chilometri di distanza dal museo fisico.

Inoltre, anche il campo della domotica sta rendendo i musei sempre più smart, con l'uso di serrature o porte apribili a distanza mediante app specifiche, impronte digitali o riconoscimenti biometrici, domotica che viene messa in evidenza anche attraverso l'impianto di sistemi integrati atti al miglioramento e all'arricchimento dell'esperienza del visitatore attraverso una più significativa applicazione nella gestione dell'audio, del video e dell'illuminazione, le quali rendono interattive e vive le fruizioni di opere d'arte.

Il percorso di modernizzazione e di innovazione nelle sale dei musei è un'autostrada a 4 corsie verso il successo.

Perché diciamo questo?

Perché il visitatore moderno è alla ricerca di nuove tecnologie che cambino radicalmente il modo di osservare l'arte, le quali, soprattutto oggi, sembrano essere davvero sterminate e sempre più varie.

Tuttavia, molto dipenderà dalla volontà di innovare i musei e dalla disponibilità delle risorse per farlo, ma ampliare la percentuale di tecnologia presente in essi aumenterà in modo esponenziale il numero di visitatori annui, a vantaggio di un'economia sempre più bisognosa di rialzarsi al più presto.

Approfondimento su "Experience".