28 Aprile 2021

Sicilia in barca: quali sono le tappe da non perdersi

By Silvia

Tutti stiamo programmando le prossime vacanze estive: tenendo sempre in considerazione anche le normative in materia di distanziamento sociale, in molti stanno optando per il noleggio di una barca alla scoperta delle perle che l’Italia ha da offrire.

Tra le mete più gettonate vi è la Sicilia: conoscere quest’isola in barca è un’esperienza indimenticabile; un viaggio a largo che offre una visuale inedita e affascinante.

Scoprire i suoi tesori man mano che ci si avvicina alla terra mentre si ascolta solo il rumore del mare, è il desiderio di molti, un sogno che è realizzabile e alla portata di tutti.

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Sicilia in barca: cosa vedere

Una delle prime cose da fare quando si vuol intraprendere una vacanza in Sicilia in barca è scegliere l’itinerario e le tappe da effettuare; il nostro consiglio è quello di partire dalla costa nord dell’isola molto suggestiva e varia.

Questo versante offre, infatti, uno degli scenari più intensi di tutta la Sicilia: dopo San Vito Lo Capo e Palermo dominati da alte scogliere, tra Cefalù e Milazzo spuntano diverse distese sabbiose, mentre a terra bellezze monumentali e naturali che vi lasceranno senza fiato.

I parchi naturali

L’entroterra in questa parte della Sicilia è particolarmente generoso, infatti troviamo due riserve naturali che meritano di essere visitate: quella delle Madonie alle spalle del golfo di Cefalù, che comprende una delle vette più alte della Sicilia, il “Pizzo Carbonara” all’interno di un parco grande 40 ettari, e quella dei Monti Nebrodi alle spalle di Sant’Agata di Mileto estesa per oltre 85 ettari.

Il fascino di Palermo

Il tour della Sicilia in barca non può prescindere dalla visita a Palermo, uno scrigno a cielo aperto di tesori monumentali.

Partiamo dai Quattro Canti, la piazza ottagonale del Seicento da cui si snodano i quattro quartieri del centro città: la Kalsa, la Vucciria, il Capo e l’Albergheria; passiamo alle chiese antiche come quella normanna di San Cataldo e la medievale de La Martorana.

Sono senz’altro da vedere anche il mercato di Ballarò e piazza Pretoria dove vi sono due dei monumenti simbolo della città, ossia il Palazzo dei Normanni e la Cattedrale.

Cefalù e la spiaggia a mezzaluna

Costruita ai piedi della Rocca su un promontorio alto 300 metri, Cefalù è conosciuta per la spiaggia a mezzaluna ed è una delle località di vacanza più gettonate.

Tra le viuzze medioevali spunta la Cattedrale risalente alla fine del 1100 mentre tra le rovine delle mura bizantine della Rocca si scorgono i resti dell’antico Tempio di Diana.

Capo d’Orlando, Tindari e Milazzo

Procedendo verso est scopriamo Capo d’Orlando, uno dei centri siciliani a grande vocazione turistica.

Deve il suo nome all’ufficiale dell’esercito di Carlo Magno che convinse il re a far un castello sul promontorio di cui oggi restano solo alcune rovine. A pochi chilometri di distanza sorge Tindari che conserva alcuni dei resti archeologici più importanti di tutta l’isola.

Sulla punta più a est resta da vedere Milazzo, costruita alla base di un promontorio dove si potranno ammirare il Castello, il duomo e il palazzo trecentesco dei Giurati.

Termini Imerese: città moderna dalle origini antiche

Riprendendo la rotta, questa volta verso ovest e superata Cefalù, ecco Termini Imerese. una moderna città dalle origini antichissime, nata dalla fusione di due centri della Magna Grecia.

Da vedere il Duomo rinascimentale, la chiesa di Santa Caterina d’Alessandria e il parco di Villa Palmieri.

Da Scopello a San Vito Lo Capo

Navigando verso ovest, superata Castellammare, troviamo Scopello un paesino costruito su una roccia a picco sul mare, famoso per i suoi faraglioni.

Ci addentriamo quindi nella riserva naturale dello Zingaro per poi arrivare al promontorio di Capo San Vito, stretto e lungo sulla cui punta sorge la città di San Vito Lo Capo.