museo napoli
14 Ottobre 2015

In visita al museo archeologico di Napoli

By RosLab

A Napoli “O’ Museo” è il museo archeologico,  il museo per eccellenza, quello per antonomasia. Non perché Napoli non ne abbia altri, ma questa collezione è talmente importante e significativa, da aver assunto la centralità anche nel nome. Si tratta di una collezione inizialmente basata sulla collezione Farnese, ereditata dal re Carlo di Borbone dalla madre Elisabetta Farnese, e per questo i reperti originali sono rinvenuti a Roma, a partire dalla straordinaria statua marmorea di Ercole, nota appunto come Ercole Farnese, rinvenuta nelle Terme di Caracalla.

Ma la collezione originale si è arricchita con gli straordinari ritrovamenti di Pompei e di Ercolano, e per questo è un unicum che completa la visita agli scavi con le più preziose reliquie artistiche ivi ritrovate. Tra le statue ricordiamo la Venere Callipigia, anch’essa comunque trovata a Roma, bella copia romana di un originale ellenistico. Callipigia significa dotata di belle natiche, ed è un nudo femminile che appunto mette in mostra  il lato B della Venere e ricordiamo che il nudo femminile è una conquista tarda dell’arte greca, che aveva visto la bellezza del nudo nel corpo muscoloso maschile, quello degli atleti che gareggiavano appunto nudi, e non quello delle donne, fatto di pannicoli adiposi. La nuova sensibilità al nudo femminile verrà appunto in epoca ellenistica e poi portata a Roma.

Ma da Pompei ed Ercolano vengono invece gli straordinari affreschi e i mosaici, tra cui il famosissimo mosaico rinvenuto nella Casa del Fauno Danzante, la più grande e bella di Pompei, che rappresenta la battaglia di Alessandro Magno contro Dario, dalla straordinaria qualità dei movimenti. I dipinti sono stati rinvenuti nelle ville pompeiane e di Ercolano e sono un unicum per ricchezza e capacità di rappresentazione.

Ma la visita sembra non finire mai, c’è anche una piccola e preziosa collezione egizia. E poi ci sono i piccoli bronzi, rari come tutto quello che poteva essere fuso e scampati alla distruzione del medioevo solo perché rinvenuti sottoterra.