Perché visitare le Marche? Regione al plurale, con le quattro province che sono quattro valli separate organizzate sull’asse Est/Ovest, e quindi ognuna con un suo specifico carattere, che, peraltro, fa assomigliare ogni provincia alle sue vicine, per cui Pesaro è simile alla Romagna – dal dialetto alle tradizioni alimentari – e Ascoli al vicino Abruzzo.
Partendo da Nord si trova appunto al provincia di Pesaro e Urbino, che è in realtà fatta di due realtà molto diverse: la zona del pesarese sul mare, con una bella città dotata di qualche resto del suo passato comunale e di signoria, e la splendida Urbino gioiello rinascimentale tra i monti, con un impianto urbanistico rimasto intatto dai tempi del Duca Federico nel ‘400 e dotata di un palazzo che è forse il più bello d’Italia. Scendendo a Sud si trova la provincia di Macerata, con una tappa obbligatoria a Recanati, dove il pellegrinaggio leopardiano deve comprendere, oltre al palazzo dei Conti, dove il grande Giacomo consumò la gioventù nel suo studio matto e disperatissimo, la siepe e il colle dell’Infinito, la piazza e il campanile del Passero Solitario e così via, in un borgo che comunque è affascinante e tranquillo. Ancona ha un magnifico Duomo dedicato a San Ciriaco che domina dalla collina il mare e la costa. Una città ordinata, tranquilla, che merita una visita attenta per i suoi numerosi beni culturali. E poi Ascoli, con una piazza meravigliosa nella sua eleganza, e anch’essa con resti medievali e rinascimentali che consentono una bella visita.
Ma i paesi, le cittadine che meritano di essere visitati sono tanti, da Loreto a San benedetto del Tronto, da Fermo a San Leo, tutti in un panorama di colline dolcissime digradanti sul mare, piatto e adatto a bagni estivi tranquilli. Con il Conero, promontorio roccioso, insieme al Gargano, solo a interrompere la piatta spiaggia dell’Adriatico, che presenta panorami inconsueti.
I prodotti alimentari sono tanti, dal Ciauscolo, salame che si spalma sul pane, ai magnifici pecorini di fossa, fino alle olive ascolane, ripiene di carne. E un patto che si trova ovunque, sempre diverso nei diversi paesi, e da tutti descritto come l’originale, c’è il brodetto, la zuppa di pesce locale. I vini, da quelli della colina urbinate, a quelli del Conero, sono eccellenti, con alcuni diventato di moda negli ultimi tempi, come il Pecorino e la Passerina, bianchi da aperitivo di buona beva.